SportOpera 2017

a cura di Claudio Di Palma
organizzazione Vesuvioteatro.org

nell’ambito della decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia
diretto da Ruggero Cappuccio

13 |18 giugno
Accademia di Belle Arti

30 giugno | 1 luglio
Villa Pignatelli

Mi è sempre piaciuto immaginare lo sport come una sorta di variante tutta fisica dell’arte. L’immediatezza del gesto atletico mi ricorda ogni volta quella interazione e quella sintesi tra istinto ed elaborazione analitica cui sottendono anche i processi creativi di un artista. Le fasi di pulsione, coordinamento, stilizzazione ed estetizzazione dell’azione motoria, mi sembrano ricalcare l’andamento dinamico e logico del realizzarsi di un segno d’arte. Lo sport, insomma, proprio come l’arte, sperimentando continuamente la conoscenza del limite, mi pare si occupi nel modo più estremo anche se, forse, meno consapevole delle scaturigini profonde dell’essere umano. D’altro canto, il laboratorio di Fidia di fianco alla palestra dei pugilatori nella città di Olimpia, lo studio sul movimento fisico dei giucatori di palla al maglio che, nel manoscritto I, Leonardo consigliava ai pittori rinascimentali, sino, per amore di sintesi, all’infatuazione cromatica e geometrica dei futuristi per la spazialità del moto o al proverbiale attore come “atleta del cuore” di Artaud, sono testimonianze articolate e puntuali della naturale relazione esistente tra sport ed arte. Sono segni emblematici di due ricerche affini “parallele e coincidenti”.

SportOpera nasce come un osservatorio attivo in cui recuperare l’originale relazione tra l’arte e lo sport. Propone e provoca esercizi di stile sulle connivenze tra lo sport e le varie declinazioni dell’arte. Riesamina e rianima l’originario spirito ri-creativo dello sport profondamente falsato da quella scissione, verificatasi nel secondo ‘900, del teorico-intellettuale dalla totalizzante attività dei sensi che è il gioco. Una frattura culturale che ha progressivamente consegnato le emozioni e le passioni (legate come necessità al gioco stesso) al sistema parassita del capitale.

È questo esercizio di pensiero intorno all’arte e allo sport che ha restituito gli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove l’arte appunto si prepara e comincia a concretarsi, come luoghi naturali e inevitabili per il compiersi del gioco dello sport, come campo ideale del suo svolgersi e spiegarsi. Sale di scultura, gipsoteca, sale di scenografia, aule magne diventano palestre dove la plastica del corpo cerca consonanze e dialoghi con le figure musicali della parola e del racconto. Il teatro, la letteratura diventano installazioni narranti e l’attore, e l’atleta, ricercano radici e forma remote e comuni.

Claudio Di Palma

SportOpera è realizzato nell’ambito della X ed. del Napoli Teatro Festival Italia. Progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POC Campania FESR 2014-2020.

SportOpera

è un progetto di
Claudio Di Palma e Vesuvioteatro.org

organizzazione
Geppi Liguoro
Dora De Martino

coordinamento
Marica Castiello

comunicazione
Elena Cepollaro

staff organizzativo
Valentina Cepollaro
Gianni Rossiello
Mariapia Valentini
Roberta Verdile

staff tecnico
Fiore Carpentieri
Massimo D’Avanzo
Michele Gigi

service
Pronto Intervento dei Fratelli Pizza s.r.l.

elementi scenici
Alovisi Attrezzeria

progetto tecnico
Mario Petrella

spazi scenici
Allievi del Biennio di Scenografia per il Teatro dell’Accademia
di Belle Arti di Napoli:
Chiara Carnevale
Otello Ciarciaglini
Tiziana D’Alessandro
Alessandra Di Martino
Paolo Iammarone
Grazia Iannino
Fabio Marroncelli
Antonio Nardelli
Giulia Nocerino
Laura Simonet
Giulia Suriano

consulenza per gli spazi scenici
Luigi Ferrigno


si ringraziano
Accademia di Belle Arti di Napoli
Giuseppe Gaeta, direttore
Erminia Mitrano, vicedirettrice
e i docenti
Stefano De Stefano
Tonino Di Ronza
Renato Lori

si ringraziano
Riccardo Dalisi
Annamaria Dalisi
Maurizio Marino
Dario Oropallo
Elio Matteo Palumbo

Biglietteria
Palazzo Reale – Piazza Plebiscito, 1
orari 9.00-19.00
biglietteria@napoliteatrofestival.it

Biglietteria online
www.bit.ly/sportopera_acquista

Biglietti
Posto unico 5 euro
La mostra Scatti e la sezione Atleti dell’Arte sono a ingresso
gratuito.
Gli spettacoli Eptathlon e Spoglia-toy prevedono 30 spettatori
a replica.

Seguici online
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www.napoliteatrofestival.it

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#NTF17
#SportOpera

Indirizzi
Accademia di Belle Arti
Via Santa Maria di Costantinopoli, 107, 80135 Napoli
Villa Pignatelli
Riviera di Chiaia, 200, 80121 Napoli

Il programma di SportOpera potrebbe subire variazioni.
Per aggiornamenti www.sportopera.it

da martedì 13 a domenica 18 giugno
inaugurazione: martedì 13 ore 19:00
Accademia di Belle Arti – I piano
SCATTI – FOTOGRAFIE DI TEATRO
mostra fotografica di Tommaso Le Pera

Se è vero che lo scopo della fotografia di scena teatrale è quello di rendere “leggibile” lo spettacolo fotografato non alterando le disposizioni e le composizioni registiche, è anche vero che, essendo il fotografo uno spettatore privilegiato che guarda con occhio critico, quasi da recensore, il lavoro che si sta rappresentando, si deve anche sentire libero da vincoli canonici e cercare di interpretarlo secondo la propria sensibilità, la propria cultura teatrale e, perché no, la propria abilità.
Molte volte, e senza che questo diventi una regola, si può cogliere l’anima di uno spettacolo traducendo un atteggiamento o un gesto o un’espressione dell’attore in azione dinamica e movimentata, conservando la memoria di un’arte che si consuma nello stesso momento in cui si fa.
Se si riesce a trasmettere attraverso questo tipo di immagini l’essenza e l’atmosfera di quello che sta avvenendo sul palcoscenico, allora la fotografia di scena diventa altro, non solo documentazione.
Tommaso Le Pera, con più di 40 anni di lavoro e oltre 4000 spettacoli immortalati, è definito il fotografo del teatro italiano. Ha dato vita ad un modo innovativo di documentare la scena: non foto in posa e statiche, ma (senza interrompere il corso naturale della recita) fotografie dinamiche e in movimento. Foto rubate, fatte in fretta, carpendo momenti fugaci tra la risata e l’applauso.

martedì 13 giugno ore 21:00
Accademia di Belle Arti – Teatro
JOAQUÍN HINOSTROZA BELLMONT
da La zia Julia e lo scribacchino di Mario Vargas Llosa
con Roberto Herlitzka
spazio scenico Mimmo Paladino

“L’arbitro è arbitrario per definizione… il suo lavoro consiste nel farsi odiare. Unica unanimità del calcio: tutti lo odiano.” Questo il ritratto sintetico, puntuale e spietato che del direttore di gioco fa Osvaldo Soriano. Ma Hinostroza Bellmont è un arbitro speciale, un asso del fischietto, rispettato da tutte le tifoserie per via della sua straordinaria capacità di giudizio. Una capacità unica scoperta da ragazzo ma anche sua unica capacità perché, per il resto, Joaquín è essere alquanto destabilizzato. Vargas Llosa dipinge una figura surreale di arbitro perfetto, con umorismo ne racconta amplessi amorosi e contrasti familiari conducendoci apparentemente verso un pacificante lieto fine. Il finale è, invece, una celebrazione di sangue inaspettata e violenta, dantesca carneficina che Llosa ci propone come ipotetico finale di ogni alienata passione sia pure festiva come quella del football. L’ironia e la cruenta follia di cui sono intrise le righe di Llosa non potevano trovare interprete più appropriato del grande Roberto Herlitzka, la cui lettura condurrà nei piaceri e nelle miserie del gioco del calcio.

mercoledì 14 e giovedì 15 giugno
ore 18:00 e ore 20:30
Accademia di Belle Arti – Aule Scenografia
EPTATHLON
7 stanze, 7 donne, 7 storie di sport
con Alessandra Asuni, Nadia Baldi, Sara Lupoli, Manuela Mandracchia, Autilia Ranieri, Fabrizia Sacchi, Sabrina Scuccimarra
spazio scenico Allievi del Biennio di Scenografia per il Teatro dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli

L’Eptathlon è una competizione tutta al femminile dell’atletica leggera open. Le atlete affrontano sette discipline tra corsa e lancio; il calcolo di particolari coefficienti determina la classifica finale. Da questa ragione di confronto in sette tappe, nasce l’installazione Eptathlon che è la proposizione di sette condizioni del corpo di sette donne che in modo diretto o traslato si relazionano allo sport. Vertigini e traiettorie alla ricerca delle ragioni del movimento e del rapporto tra psiche e corpo. Sette stanze come sette palestre come sette piccoli templi interiori in cui elaborare un pensiero: lo sport è uno stato d’animo.

mercoledì 14 giugno ore 20:00
Accademia di Belle Arti – Aula scultura
ATTO DI FEDE
visita guidata dal contenuto calcisticamente mistico
da Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni
con Paolo Cresta

Basta un capello… ormai solo vagamente riccio, magari chiuso in una teca, perché una scrupolosa guida turistica si trasformi in un oratore ispirato che racconta di Grazie ricevute, di Fede profonda, di inestinguibile Amore. Miracoli, Gioia perfetta, il Sud America, Napoli e il Napoli diventano così stazioni di un surreale itinerario della passione. La passione per il calcio. La passione per Napoli. La passione per un mito del calcio e di Napoli. La passione. Vera Fede!

mercoledì 14 giugno ore 22:30
Accademia di Belle Arti – Cortile
VOLEVO ESSERE UN TUFFATORE
concerto dei MUSICA DA RIPOSTIGLIO
con Luca Pirozzi (voce, chitarra e banjo), Luca Giacomelli (voce e chitarra), Raffaele Toninelli (voce e contrabbasso), Emanuele Pellegrini (voce e percussioni)

Guardare qualcuno che fa una cosa che tu non sai fare è sempre molto eccitante: viene in mente un atleta che salta 5 metri con l’asta, oppure un pilota che corre a 300 km/h. Lo guardi come se venisse da un altro pianeta, come se fosse stato baciato da Dio! In qualche modo, forse, è come quando ti trovi davanti a un grande cantante o a un virtuoso dello strumento: ti perdi dentro al suo mondo e a quello che fa e, quasi quasi, ti sembra facile.
Ma in fondo lo sappiamo tutti che il talento da solo non basta: l’atleta è come il musicista: talento e tecnica, istinto e dedizione. In questo spettacolo abbiamo scelto parole e musiche, canzoni e suggestioni che grandi artisti hanno voluto dedicare al mondo dello sport.
Perché, in fondo, alzare l’asticella è un lavoro che tutti facciamo quotidianamente: l’atleta, come l’artista, ha solo il compito di mostrarcelo!

giovedì 15 giugno ore 21:00
Accademia delle Belle Arti – Aula scultura
OTTOCON
di Domenico Starnone
a cura di SportOpera Orchestra
con Claudio Di Palma
con Annalisa Madonna (voce), Gianluca Rovinello (arpa)
spazio scenico Riccardo Dalisi
Ottocon è un racconto di Domenico Starnone contenuto nella serie che ha per titolo La retta via. In Ottocon lo sport diventa l’occasione, per il corpo, di cercare continuamente una forma; un’occasione che, però, immancabilmente risulta perduta, fallimentare. Il corpo del protagonista cerca storia, ma è una storia sempre sprovvista di grammatica. Il suo è corpo magro, scomposto, spesso disarmonico e inadatto al gioco. Corpo da canottiere, sembrerebbe, ma anche l’impresa sperata sull’armo a otto si rivela un’inopportuna digressione. L’ultima prova è il sussulto immaginario dei muscoli e degli arti nell’approcciare un tuffo. Allora un salto leggerissimo per sentire la flessione della tavola sotto il corpo, le braccia tese e allargate il giusto, la sensazione dentro di essere un tuffatore vero e poi…
Nella forma scenica immaginata, Ottocon è riletto in forma di concerto. Un concerto-dialogo tra voce notturna e un suo controcampo diurno, tra voce recitante e voce cantante. Alle loro spalle i segni di un singolare panorama di Napoli fatto di volti e barche, di sirene e case in bilico; uno sfondo onirico che contrappesa la più logica analisi di Starnone.

venerdì 16, sabato 17, domenica 18 giugno
ore 18:00, ore 19:30, ore 21:00
Accademia di Belle Arti – Gipsoteca
SPOGLIA-TOY
uno spettacolo di Luciano Melchionna
testi di Luciano Melchionna e Giovanni Franci
con Raffaele Ausiello, Lorenzo Balducci, Orazio Caputo, Mauro F. Cardinali, Adelaide Di Bitonto, Gennaro Di Colandrea, Emanuele Gabrieli, Sebastiano Gavasso, Pierre Jacquemin, Gianluca Merolli, Fabrizio Nevola, Marcello Paesano, Agostino Pannone
costumi Milla
scene Chiara Carnevale
musiche a cura di Riccardo Regoli
assistente alla regia Sara Esposito
installazioni fotografiche Mario Pellegrino
consulenza sportiva Sebastiano Gavasso
il regista ringrazia Adelaide Di Bitonto, Emmanuele Stanziano e Domiziano Cristofaro

Spogliare [lat. spŏliare (der. di spolium «spoglia»), propr. «portare via le spoglie»] – Togliere di dosso i vestiti, gli indumenti, con o senza desiderio. Privare dell’armatura, togliere le armi e le insegne a un guerriero: Ettore spogliò Patroclo delle armi di Achille. In senso fig., togliere tutto ciò che è superfluo, non essenziale. Come rifl., rimuovere, allontanare da sé, liberarsi. “L’alma d’ogni suo ben spogliata e priva” (Petrarca).
Toy (giocattolo [der. di giocare]), un oggetto che serve al gioco e al divertimento ma può essere anche una persona che, per mancanza di energia e personalità, o anche per debolezza, si lascia manovrare da altri.
Docce, sudore, fetore di calzini, bagnoschiuma, shampoo e creme per il viso si intravedono negli armadietti mezzi rotti, panche consumate e traballanti, acqua per terra e lunghe file di attaccapanni. L’allenatore incita i giocatori prima della partita. Il pubblico, invisibile voyeur, entra in gruppo guidato da un inquietante “angelo”, avulso da quel contesto eppure “arbitro” d’anime. Undici monologhi in un coro assonante e catartico. Storie di calciatori/toys, oggi inconsapevoli mostri, che scelsero il gioco del calcio come gesto di libertà e di gioia. Ma il calcio è bastardo. Come la vita. Consola e distoglie. Immortale. Come la speranza. Una meravigliosa condanna. Come il teatro.
“… ho sempre avuto paura, sin da piccolo… io sparivo lentamente da me, non mi trovavo più e mi prendeva il panico… poi però, per fortuna, riapparivo all’improvviso: con un pallone in mano.”

sabato 17 giugno ore 21:00
Accademia di Belle Arti – Aula magna
PER SEMPRE LASSÙ
da Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace
con Andrea Renzi
spazio scenico Lino Fiorito
Un adolescente nel giorno del suo tredicesimo compleanno si trova con tutta la sua famiglia in una piscina affollata. Prima di andare via deciderà di salire sul trampolino più alto. Da lì dovrà tuffarsi. Non è una gara, non ci sono giudici e il ragazzo non ha una preparazione tecnica specifica. Non ci sono avversari, punteggi, coefficienti, la sfida è solo con se stesso. La paura, la vergogna, il superamento di sé si coagulano intorno ad un atto del corpo: il tuffo, che racchiude un germoglio di esistenza. Foster Wallace illumina un momento incandescente e cruciale nella vita di questo ragazzo, strappandolo per sempre all’opaca banalità. E, nel sottinteso invito a ripercorrere e ritrovare i nostri momenti cruciali, vibra un commovente desiderio di coraggio per il gesto che affronta il mondo. Forse non è un racconto propriamente sportivo ma rivela, in un non luogo della contemporaneità e attraverso una stupefacente sapienza di osservazione e scrittura, la bellezza sportiva della sfida delle sfide, forse l’unica che conta, quella con la vita.

domenica 18 giugno ore 21:00
Accademia di Belle Arti – Teatro
REPLAY
pressing logorroico per attrice sola… con cane
di Angela Pagano e Antonio Marfella
con Angela Pagano e Mimì Pagano
Replay è il rutilante emergere di ricordi e considerazioni di un’attrice scappata dalle prove di Ecuba per poter guardare, fra le mura di casa, una partita che potrebbe invece non cominciare mai. Tutto sotto lo sguardo supplice di Mimì, l’inseparabile cagnetta da pappa, testimone delle sfrenatezze della sua compagna. Già! La sua compagna: un’ultrà romanista (benché napoletana) che ha giurato di non mettere più piede allo stadio dopo aver scoperto che non vi trasmettono il replay dei gol. “Si tribola tutto il tempo nell’attesa d’un momento di gioia e, quando arriva, non solo rischi di non accorgertene, ma non puoi neanche riviverlo come ti pare e piace, perché la partita va inesorabilmente avanti.” Meglio la tv, allora.

venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio ore 22:00
Villa Pignatelli
FALENE
di Andrej Longo
con Alfonso Postiglione e Gennaro Di Biase
regia Marcello Cotugno
scene Sara Palmieri
costumi Giuseppe Avallone
aiuto regia Beatrice Tomassetti
colonna sonora a cura di Marcello Cotugno
un ringraziamento particolare a Ottaviano Peluso

Due amici quarantenni, Tonino ed Enzuccio, s’incontrano di sera per strada.
Parlano del più e del meno, accennando a improbabili sogni e inconsistenti aspirazioni. In realtà, dalle loro chiacchiere traspare il vuoto di un’esistenza desiderata, sognata, immaginata, ma vissuta mai. Ma non è una sera come le altre questa. Hanno un appuntamento con qualcuno, un appuntamento che dovrebbe finalmente permetter loro di cambiare vita.
Nell’attesa, Tonino scopre che l’amico giocava a baseball da ragazzo. Enzuccio gli spiega le regole del gioco. Provano perfino qualche scambio e in questi momenti di ludica innocenza i due ritornano quasi bambini, convinti che la vita sia tutta ancora davanti a loro.
Ma l’appuntamento con la svolta della loro esistenza risulta assurdo e velleitario. E quella mazza da baseball, che per un momento è sembrata il simbolo della vita si trasforma, invece, in un simbolo di morte.

ATLETI DELL’ARTE
incontri tra personaggi della cultura e dello sport
In Atleti dell’Arte, SportOpera accoglie e provoca analisi e riflessioni di intellettuali, sportivi ed artisti intenti a raccordare memorie e metafore tra arte e sport.
Un’occasione di confronto diretto e aperto con chi è stato artefice, complice o testimone dei cerimoniali tipici del gesto sportivo.

martedì 13 giugno ore 22:15
Accademia di Belle Arti – Cortile
EROI
Storie emblematiche di sport
di e con Andrea Scanzi
regia Angelo Generali
Nel suo nuovo monologo, Andrea Scanzi racconta una carrellata di campioni ognuno a suo modo eccezionale. La bellezza di Marco Van Basten, il talento di Alberto Tomba. La follia di Eric Cantona, l’agonia del pirata Pantani. L’ostinazione di Yuri Chechi, lo stoicismo di Alex Zanardi. La rivoluzione di Nadia Comaneci, la rivincita di Gianfranco Zola, la sorpresa di Roberta Vinci. Il sogno di Gilles Villeneuve, costi quel che costi. Lo scatto proletario di Pietro Mennea. E la grandezza di Muhammad Ali. Storie di redenzioni, ma pure di dissipazioni, come quella di George Best. Storie di eroi, a volte loro malgrado. Ora per sempre e ora anche solo per un giorno.

mercoledì 14 giugno ore 17:00
Accademia di Belle Arti – Aula scultura
PER UN ATTO DI FEDE
incontro con Maurizio De Giovanni
“Al centro, il Santo Volto… Divo adorato… col fiero sguardo rivolto verso le future vittorie, nel fiore degli anni, la maglia azzurra e il Coso tricolore sul petto.” Questo uno dei passi dell’Atto di fede di Maurizio De Giovanni in cui si manifesta emblematicamente il gusto ironico della mescolanza tra il sacro e il profano. Il Santo Volto è quello di Maradona, la fede conseguente quella del tifoso. E da tifoso De Giovanni dal 2008, anno in cui pubblica Juve-Napoli 1-3. La presa di Torino, racconta, del tifoso, le “ragioni” imperscrutabili di un credo. Per un atto di fede certamente costituirà un altro capitolo di questa narrazione che lo scrittore partenopeo con solennità sempre divertita sa produrre. Una scrittura di parole, stavolta dette, proprio da lui, dirette e vive. Una drammaturgia informale che riferisca del suo Atto di fede e di quella irrazionale, inesauribile passione che è il gioco del pallone.

giovedì 15 giugno ore 17:00
Accademia di Belle Arti – Aula magna
IL CORPO DELL’EROE
incontro con Aldo Masullo
a seguire
IL SALTO
o della sintesi degli opposti
drammaturgia Gennaro Ascione
con Lucia Rocco
“Concentrazione immota. Rincorsa: emiciclo labile che la mente tiranna impone al suolo indifferente. Metà circonferenza e metà cervello. Emisfero sinistro: razionalità che disciplina il corpo lungo la traiettoria; l’unica possibile. Stasi, presenza palpabile fino all’impulso irreversibile, almeno… poi, d’improvviso, il moto, verso l’oblio.“
Il lavoro di Gennaro Ascione si concentra sull’attimo che precede un salto, si sofferma su quel cerimoniale intimo e silente che è la preparazione dell’atleta. Un’atleta impegnata, in questo caso, a sfidare la gravità, intenta a pre-vedere il gesto e a ri-citarlo. La scrittura si fa elaborazione ricercata di quella turbolenza interiore tra ragione ed istinto che prova i sensi e che i sensi provano, alla ricerca del momento propizio in cui proporre soluzioni improvvise.

venerdì 16 giugno ore 17:00
Accademia di Belle Arti – Aula Magna
IL CORPO DELL’ATLETA
TEATRO E BOXE
incontro con Franco Ruffini
a seguire
PATRIZIO OLIVA – SPARVIERO
di e con Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva
e con Vincenzo Nemolato
L’amore può essere una folgorazione. È stato così per Patrizio Oliva. Da bambino si allena da solo sul balcone, rubando i segreti dei campioni in tv, finché a undici anni può entrare nella palestra Fulgor. Nello scantinato buio e infestato dai topi, impara i rudimenti di uno sport duro e leale, dove l’intelligenza vale più della forza e il rispetto è la prima vera regola. In Sparviero è restituito il ritratto di un uomo che lotta oltre la sconfitta, in perenne sfida con la vita.

CONCERTI READING
a cura di Massimiliano Sacchi
È particolarmente stimolante affrontare in musica il racconto dello sport. I legami tra l’arte del suono organizzato e il movimento del corpo hanno radici antichissime, antropologiche: forse nessuno meglio di un musicista può restituire la narrazione del gesto atletico, la ricerca della perfezione attraverso la disciplina degli allenamenti, gli slanci, i contrasti della sfida, il gioco di squadra. Per ciascuna delle serate in programma, un diverso ensemble si esibirà in concerto interagendo con attori che si succederanno nella proposta di narrazioni tra letteratura e sport.

giovedì 15 giugno ore 22:30
Accademia di Belle Arti – Cortile
Serata Tango – Il rigore più lungo del mondo
di Osvaldo Soriano
con Chiara Baffi e Giovanni Ludeno
e con Stefano Costanzo (batteria), Marco Di Palo (violoncello), Massimiliano Sacchi (clarinetti), Luca Urciuolo (pianoforte e fisarmonica)

venerdì 16 giugno ore 22:30
Accademia di Belle Arti – Cortile
Serata Blueswing – Dentro i secondi
di Franco Esposito e Dario Torromeo
con Antonello Cossia
e con Bruno Belardi (contrabbasso), Stefano Costanzo (batteria), Dario De Luca (chitarra), Ciro Riccardi (tromba), Massimiliano Sacchi (clarinetti)

sabato 17 giugno ore 22:30
Accademia di Belle Arti – Cortile
Serata Jukebox – Bar (num) sport
da Alessandro Baricco e Stefano Benni
con Chiara Baffi, Flo, Giovanni Ludeno
e con Ciro Riccardi (tromba), Massimiliano Sacchi (clarinetti), Luca Urciuolo (pianoforte)

domenica 18 giugno ore 22:30
Accademia di Belle Arti – Cortile
Serata Missa Luba – Canto per Samia
da Giuseppe Catozzella
con Gioia Miale, Helen Tesfazghi
e con Marzouk Mejri (voce e percussioni)
adattamento scenico Peppe Miale

Spazi scenici a cura degli Allievi del Biennio di Scenografia per il Teatro dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli: Chiara Carnevale, Otello Ciarciaglini, Tiziana D’Alessandro, Alessandra Di Martino, Paolo Iammarone, Grazia Iannino, Fabio Marroncelli, Antonio Nardelli, Giulia Nocerino, Laura Simonet, Giulia Suriano

Consulenza per gli spazi scenici:
Luigi Ferrigno

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