Reggia di Portici – Area Mascabruno

Atlante di un uomo irrequieto

di Christoph Ransmayr
con Paolo Cresta, Carlo Di Maro, Simona Fredella, Rebecca Furfaro
produzione Teatro Segreto
in collaborazione con Forum Austriaco di Cultura di Roma

 

Le storie non accadono, le storie vengono raccontate. Questo certifica a noi tutti Ransmayr, nell’introdurre i suoi settanta racconti di viaggio. Sembra così voler implicitamente accreditare il principio che la letteratura sia assai più verosimile delle illusorietà “reali” che la vita propone. Inoltre, sempre lui, ancora nel prologo ai racconti, esorta pure a considerare come ogni episodio del suo libro possa essere narrato da chiunque abbia osato spingersi lontano o anche solo nei dintorni più prossimi, così accostandosi all’ignoto. Ci è sembrato sufficiente e convincente per procedere al racconto. E ci è sembrato necessario farlo utilizzando quel codice di ingresso che lui stesso suggerisce: Ho visto. Così lo sguardo è caduto su quattro sue storie dove il rapporto fra l’uomo e l’animale vivifica sensi e senso profondi e complessi. È così che l’eroica riluttanza di un toro nella corrida di Siviglia, che la vendita del corpo sminuzzato di uno squalo o il disarticolato incedere di un’anaconda vittima di un investimento, si fanno scenari raccapriccianti e sorprendenti agli occhi del viaggiatore o dell’ascoltatore. Ma è così pure che il reiterato tentativo di un giovane albatro reale di conoscere le dinamiche del volo, definisce le misure della speranza contro l’orribilità della guerra.

Info utili

Via Università, 100 – Portici (Na) – ingresso principale della Facoltà di Agraria

parcheggio gratuito

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