Gli spettacoli
Alice nel giardino delle meraviglie
testo e regia Claudio Di Palma con Renato De Simone, Antonio Elia, Irene Grasso, Fabio Rossi
Letti disfatti
da Véronique Côté e Steve Gagnon con Francesca Borriero, Carlo Caracciolo, Roberto Ingenito, Sara Missaglia
Amori spettinati
di Peppe Miale da Čechov con Antonio D'Avino, Sergio Di Paola, Irene Latronico, Gioia Miale, Peppe Miale, Niamh McCann, Pasquale Termini
La sottile linea rosa
drammaturgia Ruggero Cappuccio regia Nadia Baldi con Franca Abategiovanni, Antonella Ippolito, Gea Martire, Francesca Morgante, Piera Russo
La signora dei fiori di carta
a cura di Fortunato Calvino con Federica Aiello, Elisabetta D'Acunzo, Roberto Fiorentino, Marco Palmieri
Strano mondo
da Alberto Moravia regia Luciano Melchionna con Raffaele Ausiello, Cinzia Cordella, Raffaele Milite, Mauro Maurizio Palumbo, Fabiana Russo
Aspettando il Boss
di Stefano Valanzuolo con Alessandra Borgia, Antonello Cossia, Riccardo Marotta, Sabrina Nastri
Atlante di un uomo irrequieto
di Christoph Ransmayr con Paolo Cresta, Carlo Di Maro, Simona Fredella, Rebecca Furfaro
Piccoli miracoli e altri tradimenti
di Valeria Parrella con Francesca Muoio, Francesca Piccolo, Antonella Romano, Chiara Vitiello
Così è Pirandello
con Assunta Maria Berruti, Michelangelo Fetto, Antonio Intorcia, Francesco Ricupito regia Antonio Intorcia
Eduardo, per amore del gelo
di Fabio Pisano con Chiara Baffi, Luciano Giugliano, Luca Iervolino, Ciro Riccardi, Gennaro Silvestro
Lo cunto de li cunti
di Gian Battista Basile con Antimo Casertano, Luigi Credendino, Daniela Ioia, Marco Palmieri
Il luoghi del festival
Napoli-Portici
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Portici
Reggia di Portici
Villa Fernandes
San Giorgio a Cremano
Villa Bruno
Ercolano
Villa Campolieto
Parco sul mare di Villa Favorita
Torre del Greco
Villa delle Ginestre
Vico Equense
Chiostro della SS. Trinità
Sorrento
Villa Fiorentino
Massa Lubrense
Palazzo Vespoli
Bacoli
Casina Vanvitelliana
Benevento
Mulino Pacifico
Caserta
Belvedere di San Leucio
La parola al Direttore Artistico
Le caratteristiche simboliche del numero 5 fanno sintesi fra medietà e trasformazione. È il centro della decina primaria, ma anche somma del due, il femminile, la terra, e del tre: il movimento verso il cielo, l’aspirazione. Sembra dunque segno di un equilibrio possibile e mancato che è poi quello necessario perché ci si immagini sempre di poter-dover ripartire. Un’ irresistibile attrazione per l’ignoto, uno sconcerto, che anima l’ambiziosa irrequietezza di un’esplorazione. È questa smania, nella quinta edizione dei nostri Racconti, che ci ha indotto ad aprire nuovi fronti creativi dando voce alle scritture dei giovani under 24 o recependo le più recenti narrazioni di Valeria Parrella e Ruggero Cappuccio. Per questa ragionata frenesia continua il dialogo con scrittrici e scrittori di paesi stranieri, il Quebec, l’Austria, e con autori finlandesi che saranno rappresentati nel venticinque. È sempre per una immotivata immaginazione speculativa che Springsteen si palesa a Vico Equense nei racconti di Stefano Valanzuolo ed è perché l’esplorazione del nuovo sappia anche essere centripeta che torniamo a Calvino a Moravia e, con le dediche di Pisano, ad Eduardo. Già Eduardo. Negli anni Cinquanta La Capria scriveva di lui … ci sconcerta. La sua buona fede è coraggio? La sua ingenuità è esperienza? La sua ilarità è malinconia? Il suo abbandono è riserva?
Ecco, per questo anno 5 dei Racconti, ci guidi lo sconcerto che Eduardo sapeva generare.
Claudio Di Palma
La parola al Consulente Artistico
Raccontare, inventare nuove storie da dire a qualcuno come per un regalo, un sorriso, un sussurro di tenerezza; ritrovare la memoria di racconti lontani nel tempo, scrivere e riscrivere. Il racconto prende vita ogni tanto, affidato alla fantasia di attrici ed attori che s’impadroniscono, amando, le pagine che non pensavamo potessero diventare spettacolo. Rischiare e lasciarsi sorprendere, una volta, all’imbrunire in una sera d’estate. Una pausa forse, guardandoci intorno scoprendo che i luoghi hanno storie d’avventure segrete e nomi forse mai pronunciati. Gesti e voci, ché il racconto è esso stesso spettacolo pensato per piccoli e grandi, per occhi sgranati di sera, per ombre che prendono corpo e colore, per luci che appena spente si trasformano in vite tenute troppo a lungo segrete. Il fascino del racconto è necessità di stare insieme ascoltando in silenzio. La gioia del racconto è tempo offerto allo sguardo e all’orecchio che cerca una pausa dalla verità di ogni giorno. Così la “scommessa” che lanciammo in un anno lontano, creata come esorcismo alla solitaria tristezza, è diventata la gioia di una pausa nelle pieghe del nostro tempo frettoloso, il saluto. Ci fermiamo guardandoci intorno sorpresi. Già un anno è passato. Racconti per ricominciare è un amico che aspetta ed ha grida, sussurri, carezze e piccole imprese da dirci. Fa parte ormai della nostra vita. Di chi viene ogni volta ed applaude, di chi nel tempo silenzioso dell’assenza costruisce lavorando in silenzio per mettere insieme nuove storie. Portiamoci a casa un racconto, scegliamo il momento per ricordarlo nei giorni convulsi, facendolo pausa necessaria al sorriso. È sempre tempo, forse, per i nostri Racconti costruiti per ricominciare.
Giulio Baffi
Festival
Racconti per Ricominciare 2024
Un progetto
Vesuvioteatro
Direzione artistica
Claudio Di Palma
Consulenza artistica
Giulio Baffi
Organizzazione
Dora De Martino
Geppi Liguoro