TEATRO NEL BOSCO

laboratorio di teatro gratuito per bambini dai 6 ai 10 anni

condotto da Putéca Celidònia
a cura di Vesuvioteatro.org
con il contributo di UniCredit Foundation
in collaborazione con il Centro MUSA – Reggia di Portici, Città Metropolitana di Napoli, Federico II – Dipartimento di Agraria

dal 4 maggio al 4 luglio 2021
Bosco della Reggia di Portici

Teatro nel Bosco è un laboratorio di teatro per bambini ambientato lungo i sentieri e gli spazi verdeggianti del Bosco della Reggia di Portici, incentrato su narrazioni identitarie della storia vesuviana e sul rapporto ancestrale tra territorio, storia e ambiente naturale. Il laboratorio è orientato a favorire relazioni sociali inclusive nei bambini e stimolare comportamenti sani nel rispetto di sé stessi, del proprio prossimo e dell’ambiente in cui si vive.

Il laboratorio è rivolto a bambini e bambine dai 6 ai 10 anni ed è tenuto dalla compagnia Putéca Celidònia, giovane realtà teatrale da anni impegnata in un’intensa attività di formazione teatrale con minori, anche in aree disagiate e molto difficili della città di Napoli, in Istituti penali e con i richiedenti asilo.

In questo laboratorio percorreremo insieme con i bambini le basi fondamentali del teatro. Tramite il gioco cercheremo di sviluppare le abilità creative, relazionali e comunicative per mirare non solo al miglioramento di tutte quelle capacità quali l’ascolto, la percezione di sé e degli altri, l’attenzione, lo sviluppo di una storia ma anche per stimolare la relazione e il senso di appartenenza e di cura verso l’ambiente circostante, la natura e il luogo in cui viviamo.

Putéca Celidònia

Il LABORATORIO

In questo laboratorio percorreremo insieme con i bambini le basi fondamentali del teatro.
Tramite il gioco teatrale cercheremo di sviluppare nel bambino le abilità creative, relazionali e comunicative. Puntiamo ad un percorso che miri non solo al miglioramento di tutte quelle capacità quali l’ascolto, la percezione di sé e degli altri, l’attenzione, l’analisi delle circostanze, lo sviluppo di una storia e le capacità neuromotorie in generale ma, contemporaneamente tramite esercizi specifici, lo sviluppo e/o incremento della relazione con l’ambiente circostante, con la natura e con il proprio territorio.
Attraverso il gioco speriamo di innestare nel bambino il senso di appartenenza e cura verso la propria terra, il luogo in cui vivono, e verso la terra in toto come “madre natura”.

Fase 1
Un gioco serio

In questa fase affrontiamo le basi dello stare insieme teatrale tramite giochi di conoscenza, di relazione e di impulsi. Sperimentiamo un primo approccio allo spazio scenico e presentiamo il teatro come “un gioco a regole”. È la fase conoscitiva in cui iniziare a stabilire un rapporto di fiducia reciproca gettando le basi per un ambiente di lavoro accogliente e in ascolto.

Obiettivi

  • creare un ambiente accogliente e favorevole all’apertura, al gioco e al dialogo
  • sollecitare la reattività del bambino nella risposta agli impulsi
  • sviluppare la relazione con l’altro attraverso la cura, il gioco e l’ascolto
  • utilizzare la propria fantasia e creatività per rispondere ad impulsi nuovi ed esterni
  • scoprire la percezione totale del proprio corpo
  • stimolare il desiderio per la condivisione e per la comunicazione

Fase 2
Esplorazione corporea

Questa fase si basa sulla scoperta e sulla consapevolezza del proprio corpo, sia in relazione a se stesso e alle sue componenti sia in relazione agli altri e allo spazio. Proprio lo spazio rappresenta un punto fondamentale nell’esplorazione corporea ampliando questa ricerca che punta alla capacità di far sentire i bambini parte di un tutto, da tenere in equilibrio, attraverso il proprio corpo; inoltre gioverà al bambino lo
sviluppo di una conoscenza più profonda con il proprio corpo scoprendone possibilità e limiti fino a quel momento inesplorati.
Va ricordato che da questa fase in poi, per circa mezz’ora, ad ogni lezione verranno ripetuti i giochi già affrontati dai bambini, quelli da loro più graditi in modo da creare un rituale di gruppo e sviluppare preferenze e, dunque, capacità critiche in ognuno di loro.

Obiettivi

  • migliorare capacità neuromotorie
  • esplorare la relazione spazio/corpo
  • tentare possibilità corporee inesplorate
  • avvicinarsi alle basi del movimento scenico tramite la pulizia e la narrazione del movimento
  • risvegliare il proprio corpo rendendolo pronto e disponibile agli impulsi esterni
  • creare un rapporto voce/corpo
  • sviluppare la capacità di attenzione in diversi parti del corpo

Fase 3
Espolorazione creativa
In questa fase si procede verso l’osservazione e l’ascolto dell’ambiente naturale circostante cercando di coglierlo in tutte le sue sfumature, di imitarlo tramite il processo di mimesis, di alterarlo ed espanderlo attraverso le proprie capacità immaginative. Suoni, colori, forme ed atmosfere della natura serviranno a sviluppare nei bambini capacità creative offrendo la possibilità ad emozioni e pensieri di venire alla luce.

Obiettivi

  • stimolare l’osservazione della natura circostante
  • sviluppare le proprie capacità sensoriali e percettive
  • valorizzare l’utilizzo della mimesis per poter creare un legame con la natura, esplorarla e raccontarla
  • scoprire nuove possibilità corporee e vocali
  • utilizzare la creatività e l’immaginazione per trovare risposte a richieste ed impulsi esterni
  • migliorare le relazioni interpersonali tra i bambini, indipendentemente dalle diverse capacità e caratteristiche, promuovendo il lavoro di gruppo
  • sviluppare la comunicazione fisica

Fase 4
Improvvisazioni

In questa fase affrontiamo il Dove il Chi e il Cosa per introdurre ai bambini i concetti di “scenografia”, “personaggi” e “azione scenica” tramite esercizi di improvvisazione guidata. I nostri Dove, Chi e Cosa saranno sempre tratti dalla natura in modo da incrementare nel bambino la relazione con essa, portandolo a percepirla come qualcosa di estremamente vicino. Si lavorerà quasi sempre formando piccoli gruppi in modo da favorire il sostegno reciproco nel lavoro, in un processo di mutua soddisfazione, e la percezione di essere parte di un tutto di cui ogni elemento è essenziale per una buona riuscita.

Obiettivi

  • generare positività reciproca promuovendo il lavoro di gruppo
  • riconoscere ed esprimere le proprie idee e capacità all’interno di una collettività
  • educarsi a reagire prontamente ad un suggerimento
  • imparare a reagire attivamente in scena
  • sviluppare l’interazione scenica tra i membri di un ampio gruppo utilizzando la materia spaziale e corporea
  • prestare attenzione all’azione scenica

Fase 5
Raccontare una storia

Il timore dello scambio verbale è una fase difficile da superare, per questo motivo in questa fase ci serviamo del linguaggio immaginario, del linguaggio animale e corporeo per poter arrivare a nuove forme di racconto. Daremo la possibilità ai bambini di scegliere la forma comunicativa a loro più appropriata, incentivandoli ad approfondire le loro naturali capacità e scelte, sviluppandola poi in un percorso che possa inglobare tutte le loro scelte comunicative e che porti a raccontare una storia comune. Inoltre si educherà il bambino ad osservare il lavoro altrui, ad essere spettatore critico di una prima forma di teatro.

Obiettivi

  • migliorare la memoria
  • migliorare le capacità di analisi testuale
  • sviluppare materiale drammatico
  • scoprire diversi approcci alla comunicazione
  • migliorare la perspicacia nell’ascoltare e nel raccontare una storia
  • gestire la presenza di un pubblico osservante
  • saper tradurre il verbale in non-verbale e viceversa

LA COMPAGNIA

Putéca Celidònia nasce nel settembre 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli e si allarga a nuove maestranze che ne compongono l’arcipelago artistico e tecnico.
Il gruppo prende in gestone due beni confiscati alla camorra nel Rione Sanità, a Napoli. Due tipici bassi napoletani, che diventano luogo di accoglienza e di restituzione al territorio e ai cittadini.
La compagnia si ramifica in tre percorsi paralleli e intrecciati: PRODUZIONE, FORMAZIONE E TERRITORIO.

Il percorso TERRITORIO è quello sul Rione Sanità dove, Putéca tiene un corso di teatro gratuito per i bambini del territorio e per il prossimo anno ha programmato altri due corsi: InPutéca Scenografando e in InPutéca Cucendo per gli adolescenti e per le donne e gli uomini del quartiere.
All’interno degli spazi crea un format di nome “’A voce d’’o vico” (la voce del vicolo), un dialogo tra teatro e musica, affacciati ai balconcini. Un evento-festa che si pone l’obietto di creare aggregazione e di portare bellezza e cultura lì dove c’era solo pericoloso silenzio.
Per compensare l’impossibilità di lavorare con i bambini durante il periodo di pandemia la compagnia realizza il format D.A.D. – dimenticati a distanza, in cui i bambini del corso di teatro intervistano da remoto esponen? del panorama culturale italiano.

Nel percorso FORMAZIONE Putéca Celidònia, oltre al lavoro con i bambini del Rione Sanità, tiene il corso di teatro nell’Istituto penale minorile di Nisida dall’anno 2020, il laboratorio Komorebi con i beneficiari e operatori del progetto SIPROIMI presso il Comitato per il Centro Sociale-Ex Canapificio e il laboratorio Teatro nel Bosco ideato e organizzato da Vesuvioteatro.org per la città di Portici.

Il percorso PRODUZIONE è la sintesi di tutto il lavoro che la compagnia svolge negli altri ambiti.
Ha prodotto lo spettacolo “Non c’è differenza tra me il mondo” con i bambini del corso di teatro del Rione Sanità che ha debuttato a marzo 2020 al Ridotto del Teatro Mercadante per la Fondazione Campania dei Festival.
“T’Appò Munno?!” con i ragazzi del carcere di Nisida e il progetto video Komorebi con gli exrichiedenti asilo di Caserta, che sarà proiettato al Campania Teatro Festival 2021.
La prima produzione su cui la compagnia investe come progetto di spettacolo è Dall’altra parte | 2+2=?” di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. Debutta al Napoli Teatro Festival Italia 2020.
Il progetto “Selene” avrebbe dovuto essere prodotto dal Teatro Stabile di Napoli nel cartellone del Ridotto del Teatro Mercadante nella stagione 2019/20, ma è stato impedito dall’emergenza Covid-19.
La compagnia ha in cantiere per la prossima estate al Campania Teatro Festival 2021 il progetto alla festa di ROMEO E GIULIETTA in co-produzione con Tradizione e Turismo – Centro di Produzione per la regia di Benedetto Sicca.

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IL PROGETTO

Il TEATRO, nel suo processo creativo di costruzione di una storia, scrittura, interpretazione, messa in scena, così come nel suo aspetto fondamentale di condivisione, crescita, relazione, coinvolgimento in dinamiche di gruppo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della fantasia e dell’immaginazione, elementi che alimentano i processi empatici e di immedesimazione nell’altro e favoriscono una socialità sana. Nell’uso di elementi fantastici il bambino trova stimoli psicologici per spiegare a se stesso avvenimenti emotivi intensi e sviluppare quelle risorse che serviranno poi ad affrontare le avversità della vita.

Il BOSCO è un ambiente stimolante, ricco di nutrimenti e di tesori per la mente e per lo spirito, che permette al bambino di sperimentare una nuova interazione che incoraggia le facoltà immaginative attraverso stimoli di tipo sensoriale. Penetrando nel bosco, alle pendici del Vesuvio, i giovanissimi partecipanti potranno assaporarne i profumi, ascoltarne i suoni fino a cogliere il legame più intimo con l’ambiente che li circonda.

In TEATRO NEL BOSCO in cui si fonderanno elementi di drammatizzazione teatrale e di psicomotricità, sarà dato ai bambini lo spunto per ricreare nuove storie ambientate nel proprio territorio, saranno narrate e rappresentate storie e leggende che raccontano la storia e l’identità del territorio in cui vivono e la cui conoscenza è fondamentale per ricollocarsi come individui all’interno della propria società.

Riuscire a intercettare nuovi modelli di futuro significa acquisire una nuova prospettiva di vita, avere una nuova immagine di sé e degli altri. Il beneficio del singolo partecipante è beneficio per la sua famiglia e per l’intera comunità di appartenenza.

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Il laboratorio Teatro nel Bosco è vincitore del bando Call for the Region 2020, promosso da UniCredit Foundation, rivolto a sostenere progetti in favore dell’infanzia di carattere prevalentemente locale.