
Il 26 e 27 settembre 2025 il borgo antico di Airola (BN) si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto. Con la direzione artistica di Luciano Melchionna, regista visionario e maestro del teatro site-specific, è nata un’esperienza unica che unisce arte, comunità e paesaggio, un festival di umanissima e necessaria accoglienza nello stupore, nella magia e nell’incanto dell’arte.
Ogni sera, a partire dalle ore 20.30, la piazza di Airola sarà abitata da tre spettacoli teatrali di 30 minuti, messi in scena in contemporanea nei suoi angoli più suggestivi. Il pubblico, come su una giostra, ‘ruoterà’ da un luogo all’altro, vivendo un percorso emozionante che permetterà di godere di ogni performance e scoprire la magia del borgo.
La serata culminerà in un concerto finale di parole e musica, dove gli spettatori, circondati da attori, musici e cantanti, celebreranno insieme la forza del teatro e la bellezza di un paese che diventa incanto.
Un’occasione imperdibile per chi ama il teatro, i festival culturali e i borghi storici della Campania.
Il paese incantato 2
AIROLANDIA TEATRO FESTIVAL 2025
Programma
BOOMERANG
di e con Raffaele Milite
regia di Luciano Melchionna
Qual è la vera felicità nella vita? Amare ed essere amati? forse…
Ti sei mai chiesto cosa ci spinge a cercare un senso, anche quando tutto sembra normale, “come una famiglia che si ama e litiga, ma resta unita”?
E perché, quando si parla di sogni, ci vengono in mente le stelle, i concerti, le emozioni che ci fanno tremare? Ma, alla fine, il sogno più grande sarà forse quello di sentirsi davvero vivi, di capire chi siamo senza dover mettere una maschera?
Prepara il cuore, perché potrebbe tornare indietro come un boomerang, e forse, prima o poi, ci ritroveremo tutti un po’ più vicini a capire cosa significa davvero essere felici o a riconoscere finalmente la propria felicità.
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EGO
di Maria Avolio
con Maria Avolio, Lorenzo Stingone, Francesco Maria Punzo
testi di Maria Avolio e Francesco Maria Punzo
In scena, corpi mascherati si muovono in uno spazio che è rifugio e gabbia. L’egocentrismo come impulso primordiale, animale. Travestimenti, danze, creature ibride: l’Ego diventa forma, lotta, desiderio, conflitto. Ci protegge o ci imprigiona? E chi siamo, davvero, quando non indossiamo più nulla?
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L’ORSO BIPOLARE
di Giuseppe Fiscariello
con Valerio Lombardi e Livia Bertè
regia Riccardo Pisani
musiche Lenny Pacelli
Un orso in scena, pronto al letargo. Ma quella grotta è la mente di un giovane bipolare. L’orso bipolare ci porta in uno spazio sospeso, tra ricordi, emozioni e consapevolezze. Nessun pietismo, nessuna lezione scientifica: solo il cammino autentico di una persona. Per uscire dalla grotta, bisogna prima riconoscersi. Senza maschere. Con tutta la propria umanità.
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Finale
L’INCANTO IN CONCERTO
Un viaggio tra parole e musica
interpreti Martina Falco, Giuseppe Mataluni, Aurora Ruggiero, Domenico Ruggiero
musici e cantanti Dario Di Pietro, Irene Isolani, Luk, Milla, Doctor Nautilus
Una girandola di ‘perché?’, com’è giusto che sia: una mitragliatrice di emozioni, solo emozioni, a chiedersi come riuscire a vivere la vita mettendoci la faccia e il cuore. Un inno alla bellezza della Verità e all’Arte, in un abbraccio di note e parole potenti e grandi come solo i ‘grandi’ sanno dire e fare.
Note di presentazione
E si torna finalmente nell’incanto di un paese morbido, caldo, accogliente e produttivo.
Un paese genuino, creativo, stimolante. Sempre pronto a rimboccarsi le maniche e a immergere le mani nella terra feconda, così come nel mondo reale, illuminandolo di una luce elegante, una luce dell’anima, degna di una ‘grand soirée’.
E si torna a giocare negli spazi brevi e immensi di un angolo di paese che risplende, così come sogniamo e vorremmo la nostra vita: ecco il senso profondo del teatro, il potere della musica…
C’è bisogno di serenità e di armonia.
C’è bisogno di pace.
Specialmente in tempi come questi nostri.
Il paese incantato è un microcosmo imperfetto in un luogo perfetto, fotografia tangibile di un’idea sempre più lontana e quindi sempre più viva in noi: visualizzazione sincera e senza pretese di una terra modello, una terra dove ci si sporca le mani se serve, dove il sudore della fronte si versa per il sostentamento fisico così come per quello emotivo, morale, culturale, intellettuale.
Un popolo, quello degli ‘incantati’ che sa vivere, respirare e prenderti per mano da ovunque tu giunga: il nostro è un ‘paese’ che non usa lo stivale per scalciarti via se non indossi un’uniforme riconoscibile o la sua stessa ‘maschera’.
Un’idea di festival, questa mia, di umanissima e necessaria accoglienza nello stupore, nella magia e nell’incanto dell’arte, intesa come disperata eppur rigenerante ricerca di espressione del ‘dentro’, del dolore, dell’ansia. In cerca di una carezza elargita da esseri umani senza scudi e armi a proteggerli, senza maschere a nascondere, senza più bisogno di difendersi.
Si può ancora vivere una vita nella verità, senza essere maltrattati e ghettizzati? Si può ancora amare la diversità come la cosa più normale del mondo? Si può gioire della gioia altrui? Si possono indossare i silenzi necessari e urlare, senza sensi di colpa, quando ce n’è bisogno? Cantare a squarciagola, viaggiando senza sosta nelle vie dell’anima dove altrimenti, soli e sfuggenti, si affonda? Si può?
Sì, qui ad Airolandia si può ancora, anzi, noi diremmo che si deve, e questo è l’unico caso in cui il verbo dovere ci convince in pieno.
Si deve tornare a vivere al ritmo del battito di un cuore felice.
A volto scoperto, con il colore della nostra pelle, il suono della nostra voce, il rispetto per la pelle e per la voce dell’altro, in un unico spazio sterminato che ha bisogno di cura non di recinzioni o separazioni, né di arroganza e sopraffazione.
“Il paese incantato 2” è un festival dedicato al talento e all’urgenza degli innumerevoli artisti in cerca di spazi dedicati e di un possibile megafono che faccia risuonare il loro canto.
Un (in)canto in più di libertà e di fiducia nel genere umano, dunque, che torni a vibrare partendo da qui, sottovoce ma con la potenza di mille ‘sirene’ d’allarme.
Luciano Melchionna
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«Ma dimmi, può una persona sopportare tanto dolore senza urlare?
Senza crollare?
Si può portare nel proprio cuore tanta solitudine, tanta paura, eppure rimanere in piedi come se nulla fosse?
Non è strano come possiamo sorridere mentre bruciamo dentro? Come possiamo salutarci mentre moriamo lentamente?
Guardati intorno… tutti indossano maschere, tutti nascondono dietro i loro occhi una storia che non hanno osato raccontare, una ferita che non hanno potuto sentire.
Amico mio, non viviamo; interpretiamo i nostri ruoli brillantemente fino alla fine, e quando cala il sipario, nessuno sente gli applausi… nessuno ricorda.»
Fëdor Dostoevskij, L’idiota
Date e orario
26 e 27 settembre 2025
ore 20.30
Luogo
Piazza San Carlo, Airola (BN)
Come arrivare
Biglietto
posto unico 15€ (+ 1€ di prevendita)
Acquista online
Link ad Azzurro Service
Infoline
393 2054860
338 4065894
Dove acquistare
– on-line sul sito www.vesuvioteatro.org
– nei punti vendita autorizzati Azzurro Service consultabili attraverso il sito www.azzurroservice.net
– presso il botteghino del luogo di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio, previa disponibilità
Durata
La durata complessiva dell’evento è di circa 3 ore. In caso di pioggia gli spettacoli potranno essere rinviati.
Il paese incantato si replica il 26 e il 27 settembre e prevede tre diverse performance teatrali della durata di circa 30 minuti ciascuna e un concerto finale. Il biglietto dà diritto ad assistere a tutti gli spettacoli della serata.